L’ Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR), ha come base teorica l’Adaptive Information Processing, che definisce come, anche sulla base di evidenze neurofisiologiche, i ricordi traumatici non elaborati possono dare luogo a diverse forme di patologia.
L’ EMDR, è una tecnica particolare, che utilizza i movimenti oculari, e la stimolazione alternata Destro/Sinistro, per curare disturbi traumatici , legati direttamente ed indirettamente, ad esperienze altamente traumatiche
I risultati benefici dell’EMDR, sono documentati dai numerosissimi studi clinici e di neurofisiologia.
L’EMDR è un metodo di psicoterapia altamente efficace nella risoluzione dei disturbi psicologici post traumatici.
E’ un approccio scientificamente standardizzato. Viene utilizzata anche per disturbi da depressione, disturbi d’ansia, fobie, elaborazione del lutto, sintomi somatici e dipendenze e disturbi del comportamento alimentare.
Per mezzo di movimenti oculari e altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra, si aiuta il paziente a elaborare e superare le esperienze traumatiche.
I ricordi perdono la loro valenza emotiva, e le sensazioni fisiche ad essi collegate riducono l’intensità.
Cambia così la percezione di sé e, quindi, la capacità di adattamento e risoluzione di problemi, con tempi decisamente più brevi rispetto ad altre forme di intervento.
La Dialectical Behavior Therapy di Marsha Linehan è il trattamento di elezione, evidence-based (basato cioè su prove scientifiche di efficacia), per il disturbo borderline di personalità.
Integra principi della Mindfulness, del Behaviorismo e delle Terapie cognitivo-comportamentali.
Il termine Dialettica si rifà al concetto filosofico di incontro nel divenire, cioè al fatto che solo confrontando diversi punti di vista e trovando una sintesi efficace, si può pervenire a verità funzionali, relativamente alla padronanza di sè a alla risoluzione dei problemi.
Posso curare i disturbi d’ansia e di umore?
È efficace nei disturbi di personalità con caratteristiche di disregolazione emotiva e comportamenti impulsivi auto ed eterodiretti.
Per comportamenti impulsivi, oltre a comportamenti suicidari e parasuicidari, si intendono anche bulimia, dipendenze da gioco e da sostanze.
I am text block. Click edit button to change this text. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Come curare i disturbi d’ansia e di umore?
L’intervento consiste in due tipi di interventi paralleli:
1)psicoterapia individuale
2)gruppo di apprendimento di skills.
Il paziente è preso in carico da un team, non da un singolo terapeuta.
La Cognitive Behavior Therapy – Enhanced di Christopher Fairburn (CBT-E) è una terapia psicologica progettata specificamente per tutti i tipi di problemi alimentari ed un’ampia gamma di distrubi psicopatologici. È basata sui principi cognitivo-comportamentali.
Posso curare i disturbi d’ansia e di umore?
La CBT, ha la facoltà di trattare diversi tipi di disturbi psicopatologici, tra cui tutti i tipi di disturbo alimentare
Si tratta di un protocollo standardizzato in cui si affrontano progressivamente le varie problematiche che sostengono il disturbo alimentare e tutti i tipi di disturbo psicopatologici, con moduli aggiuntivi e approfondimenti per problematicità particolari.
Il progetto di terapia è individualizzato e definito d’accordo tra paziente e terapeuta. La durata della terapia è variabile, in genere tra le venti e le trenta sedute.
La Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) appartiene all’ultima generazione delle psicoterapie cognitive, nata e sviluppata per adattare i modelli di terapia cognitiva alla cura dei pazienti con disturbi di personalità.
Prevalentemente disturbi di personalità, ma anche disordini alimentari, ansia e depressione.
La Terapia Metacognitiva Interpersonale mira a:
La Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) si suddivide in due parti.
La prima parte. è denominata “Formulazione condivisa del funzionamento” in cui il terapeuta, aiutando il paziente a rievocare ed esplorare una serie di memorie autobiografiche tra loro associate, ricostruisce assieme al paziente, il modo in cui il paziente pensa, sperimenta emozioni e si comporta all’ interno delle relazioni interpersonali (schemi interpersonali).
Il paziente, è aiutato a comprendere come la propria sofferenza sia generata principalmente da tali schemi.
Una volta ricostruita la scena, compresi i motivi psicologici di sofferenza e problemi, la Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI) passa alla “Promozione del cambiamento”, che comprende l’adozione di prospettive alternative, la valorizzazione di aspetti positivi, sani e funzionanti di sé, la promozione di un senso di padronanza di sé per realizzare i propri desideri e obiettivi.
In fasi più avanzate di terapia, la Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI), aiuta il paziente a comprendere come possa contribuire con i propri comportamenti ed attitudini, alla creazione dei problemi e come cambiare in modo da ottenere dagli altri risposte migliori.
La Psicoterapia familiare è una terapia che si focalizza sul sistema famiglia e sulle relazioni che si vengono a creare al suo interno, richiedendo la presenza e la partecipazione attiva di tutti i suoi membri.
Quando una persona avverte un disagio, soprattutto se si tratta di un bambino o un adolescente, la sofferenza si ripercuote inevitabilmente sull’equilibrio della famiglia: questa situazione può generare l’inasprirsi delle tensioni familiari e la nascita di nuovi contrasti.
La famiglia può richiedere un intervento di terapia familiare quando si affrontano, inoltre, quei processi di crisi evolutiva, spesso inevitabili nel corso del ciclo di vita, quali: la conflittualità di coppia o separazioni in atto, la nascita di un bambino, la malattia di un membro della famiglia, l’adolescenza dei figli, un cambiamento lavorativo, il pensionamento di un genitore o situazioni traumatiche passate e presenti vissute da uno dei membri (lutti, perdite, violenze).
L’obiettivo del lavoro terapeutico con la famiglia è quindi quello di lavorare sulle relazioni, rimuovendo il “blocco” comunicativo dovuto a conflitti in atto e alla presenza di schemi disfunzionali, e di modificare parti dell’organizzazione familiare in modo da creare nuovi e sani equilibri.
Talvolta emerge, invece, la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico di coppia, quando la conflittualità con il proprio partner genera l’emergere di un disagio, influenzando i livelli di benessere personali e interpersonali. In diversi casi infatti, in terapia emerge la necessità di ristabilire uno “stato della mente sicuro”, mettendo la coppia a proprio agio con l’intimità e le proprie emozioni. In questo modo, il singolo potrà essere in grado di inviare al proprio partner e a sé stessi richieste chiare di protezione e conforto nei momenti di bisogno e saranno capaci di offrire risposte di accudimento reciproco.
La Psicoterapia Integrata è un modello che cerca una sintesi tra aspetto soggettivo della sofferenza psichica (come ogni persona sperimenta il dolore, come lo interpreta) e dati oggettivi dei particolari disturbi di personalità, studiati su una popolazione standard.
Il processo di guarigione dipende dal tipo di relazione instaurato tra paziente e terapeuta (che a sua volte è influenzato dalle primitive relazioni con il caregiver).
Insieme questi “costruiscono” nuove verità/soluzioni più funzionali, secondo una modalità intersoggettiva/dialettica.
Come posso curare i disturbi d’ansia e di umore?
La psicoterapia integrata tratta diversi sintomi, quali:
1) fobie di ogni genere
2) Ossessioni
3) Disturbi legati all’ansia,
4) Disturbi legati alla depressione
5) Disturbi alimentari
6) Disturbi di personalità
7) Problemi di coppia e di famiglia.
Aiuta il paziente (o i pazienti se si tratta di coppie o famiglie) a focalizzare problemi personali o relazionali
La psicoterapia integrata aiuta il paziente su differenti livelli.
Per il livello personale:
Per il livello interpersonale:
Le tecniche:
Vengono utilizzate diverse tecniche prese da diversi approcci di psicoterapia.
Il rinforzo è anche adottato in un’ottica interpersonale: l’incoraggiamento aiuta da parte del terapeuta aiuta il paziente a migliorare continuamente.
Quando parliamo di psicoterapia sistemico – relazionale, facciamo riferimento ad una scuola di pensiero che legge il disagio psichico come il risultato di uno squilibrio che si crea nei sistemi in cui l’individuo vive le proprie relazioni significative (la coppia, il nucleo familiare, la famiglia allargata o il contesto lavorativo).
Tale mancanza di equilibrio, genera tensioni emotive che possono condurre al disagio individuale e/o del sistema.
Una disfunzione all’interno delle relazioni, rappresenta metaforicamente il conflitto psichico che si cela nell’ individuo, influenzando negativamente il suo stato di benessere psichico.
Tratta individuo, coppie, famiglie
Molto spesso, il disagio può derivare dall’impossibilità di cambiare vecchi schemi relazionali che, ad un certo punto, non si conciliano più con le condizioni di vita attuali.
Talvolta, invece, è causato dalla difficoltà ad assolvere ai compiti evolutivi che la vita richiede, perché ritenuti troppo gravosi ed emotivamente poco sostenibili (blocchi evolutivi nel ciclo di vita, confusione nei ruoli, mancanza di confini tra le generazioni, etc).
L’obiettivo principale del percorso terapeutico è, dunque, la possibilità –co-costruita col paziente- di esplorare in maniera inedita la propria storia (familiare e trigenerazionale) riscrivendola in maniera funzionale e condivisa.
La psicoterapia sistemico – relazionale viene condotta con l’individuo, mantenendo il focus dell’attenzione sui sistemi relazionali in cui questi è inserito, attraverso uno spazio privilegiato in cui la relazione con il paziente diventi il fulcro del lavoro terapeutico.
In tal modo, si realizza un’idea di “cura” che riduce le differenze gerarchiche tra terapeuta e paziente, mettendo così in evidenza le potenzialità del soggetto, percepito come autonomo e attivo.
Si utilizzano strumenti, all’interno del trattamento, quali:
1) Prescrizioni
2) Interventi paradossali
3) Uso di metafore,
4) Riformulazione dei significati
5) Genogramma
6) Sculture
7) giochi relazionali.
In quest’ottica, il progetto terapeutico rappresenta –per il paziente- uno strumento che sollecita e facilita il cambiamento, con la sperimentazione di modalità alternative e creative nell’approcciarsi ai problemi e agli eventuali momenti di crisi.
Non solo psicoterapia…
Non solo psicoterapia. I disturbi psicologici e psichiatrici richiedono talvolta un approccio medico, accertamenti e prescrizioni farmacologiche.
Presso il Centro Nutriamo la vita è possibile consultare medici specialisti per consulenze psichiatriche, neuropsichiatriche infantili o in medicina delle dipendenze.
La psicodiagnostica è la disciplina che si occupa della valutazione e della diagnostica psicologica, personologica e psicopatologica, attraverso l’uso di un ampio repertorio integrato di strumenti testologici, dell’osservazione e del colloquio clinico, con finalità cliniche e medico-legali.
In seguito a colloquio clinico e analisi della domanda, il soggetto può sottoporsi a:
WAIS IV
MMSE
MOCA
AAT
Figura di REY
Matrici di Raven 47
Test delle macchie di Rorschach
Disegno della figura umana
MMPI-2
ACL (Adjective Check List)
SCID 5 PD
SCID 5 CV
Presso il centro Nutriamo la Vita ci si può rivolgere a professionisti esperti in psicodiagnostica per una valutazione e relazione psicodiagnostica a fini clinici, medico-legali, di valutazione del danno psichico-biologico (invalidità civile), valutazione della genitorialità, ctu, valutazione dell’idoneità lavorativa, valutazione burn-out e stress lavoro-correlato.